6 febbraio 2009

Raccolta di 12" per gli Alien Sex Fiend

Decadenza o innovazione? Spazzatura da riciclaggio industriale o pura genialità? Sotto prodotto o precursori? Probabilmente gli Alien Sex Fiend, soprattutto nella prima parte della loro avventura - gli anni dal 1983 al 1987 - furono tutte queste cose insieme e anche qualcos'altro.

Il primo album era un collage di rumoracci sintetici, batterie elettroniche molto grezze ma di chiara ispirazione dance, linee di tastiera e armonie approssimative, chitarre distorte non tanto aggressive quanto ronzanti e sgangherate; il tutto amalgamato - per così dire - dalla voce stonacchiata e quasi clownesca di Nik Fiend, un canto al limite del parodistico che per alcuni seguaci integralisti del goth parve quasi un insulto.

Eppure si tratta di un gruppo che ha avuto un grandissimo seguito e che ha costruito una lunga carriera discografica, continuando a portare avanti una personalissima visione dell'elettronica, un misto tra electrobilly e sceneggiate gotiche che non è privo di un certo fascino e che ha tuttora una presa immediata nei club di tendenza.
E innegabile è la loro influenza su un intero filone sviluppatosi nella seconda metà degli anni '80. E' impossibile pensare, ad esempio, che i Sigue Sigue Sputnik non vi avessero prestato un orecchio (oltre che ai Suicide, naturalmente).

L'intera discografia, compresi i primi due fondamentali album Who's Been Sleeping In My Brain (1983) e Acid Bath (1984), nonchè il quasi capolavoro It - The Album (1986), è stata ristampata dalla Anagram Goth. Molti titoli risultano purtroppo non disponibili e auspico dunque che vengano presto reimmessi sul mercato.

Per ora accontentiamoci di questa uscita: una raccolta in doppio CD di diversi brani nelle versioni apparse solo sui dodici pollici, un formato molto frequentato da questi pipistrelli da discoteca.
Il primo disco copre il periodo 83/86, da Ignore The Machine (Electrode Mix) a Smeels Like... (Shit Mix), passando per titoli come Dead And Buried (12" version), Attack!!!, E.S.T. (Trip To The Moon ) (12" version), I Walk The Line.
Il secondo disco spazia dall'87 al 94, quando il gruppo, ridotto a un duo (Nik Fiend e la moglie Mrs Fiend) cambiò rotta deragliando tra synth-pop, ritmi da discoteca più convenzionali, atmosfere da soundtrack (al punto da realizzare quella per il videogioco Inferno), pur senza perdere la propria vena industrial e punkabilly.

Per chi vuole scoprirli, è certamente meglio puntare sui primi album (o sull'interessante Curse del 1990). Per fans e completisti, questa raccolta sarà un elemento importante della collezione.

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