
La band ebbe un'influenza immensa sulla scena elettronica degli anni '90: basti pensare che il primo album dei Nine Inch Nails all'epoca dell'uscita fu considerato da molti soltanto una discreta prova imitativa dell'innovativo duo britannico.
I Nitzer Ebb hanno pubblicato tra l'87 e il '95 appena 5 album. I primi tre - That Total Age, del 1987, Belief del 1988 e Showtime del 1990 - seguivano lo stile rigoroso degli esordi; i successivi Ebbhead del 1991 e Big Hit del 1995 aggiornavano la formula proponendo una forma canzone meno legata alle declamazioni stentoree delle prime fatiche ma comunque genuinamente sperimentale e pesantemente elettronica.
Il ritorno è avvenuto soltanto nel 2009, con la buona prova di Industrial Complex. Nel frattempo, nel 2006 avevano visto la luce due compilation: Body of Work e Body Rework. La prima raccoglie, in due CD, 19 singoli e 16 remix pubblicati dalla band negli anni tra il 1986 e il 1995. La seconda, in un solo CD, è costituita invece da 11 nuovi remix realizzati da artisti contemporanei.
Avevo snobbato queste uscite, anche considerando l'eccessivo sforzo economico che avrebbero richiesto. Ma, a confermare che la pazienza a volte premia, ecco che ora la Mute ripropone in un box cartonato le due compilation, riunite col titolo Compilation (anche in casa Mute a volte latita la fantasia). Una buona occasione per mettere le mani, a poco prezzo, su un po' di storia dell'elettronica. Anche se, a dirla tutta, lo spessore di Body Rework, al di là di pochi episodi, è praticamente nullo rispetto a quello di Body of Work (così poi non dite che non vi avevo avvisato).
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