20 novembre 2011

Throbbing (and remastered and expanded) Gristle

Non era mai stata data finora una sistemazione che si potesse considerare definitiva al catalogo dei Throbbing Gristle.

Un po' strano considerando l'importanza del quartetto. La Mute Records, che ha gestito le edizioni della band fino al 2010, ha mancato l'occasione di farlo; ci pensa dunque ora la Industrial Records, ossia la storica etichetta fondata dalla band nel 1976 e riattivata circa 12 mesi fa proprio con questo intento.

Gli album sono già pronti, in versione vinile, CD e download digitale, e stanno uscendo con cadenza settimanale, a partire dal 31 ottobre scorso.

Trovate i primi 4 già nei negozi, l'ultimo sarà disponibile dalla settimana prossima:

31 ottobre: The Second Annual Report
7 novembre: D.O.A.
14 novembre: 20 Jazz Funk Greats
21 novembre: Heathen Earth
28 novembre: Greatest Hits

Tutti i brani sono stati rimasterizzati da Chris Carter, ed è stato creato un nuovo packaging in digipak in modo da riprodurre nel miglior modo possibile l'aspetto degli artwork originali.

Ogni uscita include un secondo CD di performance live risalenti all'epoca dell'uscita dell'album. Non ho ancora avuto modo di ascoltarli, quindi non saprei dirvi se la qualità audio degli album è effettivamente migliorata, anche se suppongo sia lecito aspettarselo, e se i live selezionati siano sufficientemente interessanti da meritare la spesa: intorno ai 20 € per uscita, per un totale di 100 € complessivi.

Mi chiedo poi che ne sia stato di tutte le altre uscite che questa serie di ristampe non prende in considerazione. Ci sarebbero ad esempio In the Shadow of the Sun (colonna sonora del film di Derek Jarman), il cosidetto First Annual Report (ossia le prime registrazioni uscite su cassetta e poi oggetto di un classico bootleg con questo titolo), TG Now (uscito in edizione limitatissima nel 2004 e del tutto introvabile). Oltre, naturalmente, a Desertshore, il disco in lavorazione che si attende(va?) per il 2012. Dopodichè, la storia delle leggende dell'industrial si potrebbe dire chiusa, essendo chiaro che nessuno sostituirà Sleazy dopo la sua scomparsa. Ma si sa, mai dire mai.

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