30 novembre 2011

Voivod Live

Il 2011 ha visto due uscite per i Voivod: prima il live Warriors of Ice, che testimonia una performance del dicembre 2009, e poi il leggendario demo To the Death, registrato nell'ormai lontano 1984.

Il live si avvale dell'ultima della riunita formazione (quasi) originale che comprende Snake, Away e Blacky. Il compianto Piggy è sostituito da Daniel Mongrain, un chitarrista tecnicamente dotato e perfettamente in grado di riprodurre con perizia note e sonorità del suo monumentale predecessore, ma come è ovvio traspare qua è là uno stile personale, differente, e ci mancherebbe. Piggy era un esemplare unico, un innovatore capace di invenzioni e performance mai banali. Il confronto sarebbe terrificante per chiunque e non sarà stato facile accollarsi il compito.

Il vero problema del disco però è una qualità sonora sorprendentemente scarsa, tanto da suonare come una specie di bootleg ufficiale. Se avete il DVD Tatsumaki uscito di recente, forse vi conviene soprassedere. Se siete dei completisti, e non temete di sorbirvi un audio non esattamente cristallino e corposo, buttatevi pure. La band è in forma eccellente e dopo un paio di brani potreste pure abituarvi ad ascoltare un loro concerto dalla cornetta del telefono.


To the Death 84 è tutta un'altra storia. Registrato in presa diretta agli albori della band, è praticamente un live senza pubblico. Paradossalmente, la qualità audio è accettabile, anzi pure migliore di quella di Warriors of Ice. La band è fotogafata nello sviluppo del suo personalissimo trash-punk degli esordi, ancora grezza ma tutt'altro che acerba. La formazione è quella che darà alla luce War And Pain: Away, Piggy, Blacky e Snake.

Vengono snocciolati vari brani che finiranno nel disco d'esordio, altri che resteranno inediti, e tre cover (una dei Mercyful Fate e due dei Venom). Proprio nei Venom si può ancora riconoscere qui la maggiore influenza sui quattro canadesi, con spruzzate di harcore punk e della NWOBHM più dura. A partire dal terzo album queste sonorità si diluiranno in altre influenze più prog e psichedeliche, ma la furia degli esordi non verrà mai dimenticata.

Personalmente, questo demo mi sembra quasi più convincente dello stesso primo album, per energia, solidità e ferocia generale. E questo, a differenza del live 2011, è invece un acquisto consigliatissimo.


Warriors of Ice tracklist:

01. Voivod 04:36
02. The Unknown Knows 04:41
03. The Prow 03:46
04. Ripping Headaches 03:33
05. Ravenous Medicine 04:33
06. Tribal Convictions 05:29
07. Overreaction 05:25
08. Panorama 03:10
09. Global Warning 04:17
10. Treasure Chase 03:33
11. Tornado 06:56
12. Nothingface 04:26
13. Brain Scan 05:13
14. Nuclear War 05:17
15. Astronomy Domine (Pink Floyd cover) 06:49

To The Death 84 tracklist:

01. Voivod 04:24
02. Condemned to the Gallows 04:56
03. Helldriver 03:58
04. Live for Violence 05:19
05. War & Pain 04:54
06. Negatation 01:54
07. Buried Alive (Venom cover) 03:40
08. Suck Your Bone 03:39
09. Blower 03:11
10. Slaughter in a Grave 04:37
11. Nuclear War 07:27
12. Black City 05:33
13. Iron Gang 04:49
14. Evil (Mercyful Fate cover) 03:51
15. Bursting Out (Venom cover) 02:50
16. Warriors of Ice 05:11

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