14 settembre 2008

Pioggia di singoli per i Cure (con scaramanzia)

Per l'ormai imminente uscita del loro nuovo album i Cure hanno seguito una strategia quanto meno inusuale.

Sono due gli aspetti interessanti, al di là della musica (di cui parlerò più in là): uno, di carattere più mondano, è legato alla cadenza delle uscite, che pare legata a questioni squisitamente scaramantiche; il secondo è più sostanziale e denota una strategia commerciale piuttosto originale e, per i tempi, del tutto contro corrente.

Esaurisco brevemente il primo aspetto: l'album sarà il tredicesimo della carriera di Robert Smith & Co.
Come tradizione ormai dal 1992, giunge a 4 anni dal precedente (nel '92 usci Wish, nel '96 fu la volta di Wild Mood Swings, nel 2000 di Bloodflowers, mentre The Cure risale al 2004). A rimarcare il numero 13, è stato deciso che 4:13 Dream (titolo che dopo vari tentennamenti pare definitivo) uscisse il 13 settembre, preceduto da 4 singoli, le cui date di uscita sono state fissate per il 13 maggio, 13 giugno, 13 luglio e 13 agosto. Slittata poi l'uscita dell'album al 28 ottobre, la data del 13 settembre è stata coperta dall'uscita dell'Ep Hypnagogic States, che contiene remix dei 4 brani già pubblicati come singoli.

Il piano ha creato non poche difficoltà al gruppo, con uscite che in realtà sono state piuttosto casuali nei diversi paesi, ed hanno fatto saltare il giochetto del 13. Ma in questo non mi addentro.

Più interessante è la scelta di pubblicare ben 4 singoli da un album non ancora uscito, ed in un'epoca in cui l'industria punta sempre meno sulla vendita del CD come oggetto fisico. A complicare le cose, l'idea di configurare questi 4 singoli in un formato che si potrebbe definire "nostalgico": i brani per ogni CD infatti sono stati solo 2, come se fossero i due lati di un 45 giri in vinile, con il "lato A" tratto dall'album in arrivo (seppure in versione editata apposta per il singolo) e il "lato B" inedito.
Questo tipo di uscita solletica sicuramente il collezionista (che è portato ad acquistare i 4 singoli per accaparrarsi i 4 inediti) ma va contro la strategia corrente di trasformare ogni singolo in una specie di EP: negli ultimi anni i singoli sono in genere arricchiti da versioni remix, inediti, live, video e chi più ne ha più ne metta.

Qui va apprezzata, semmai, la "purezza" di un'operazione che rimette la canzone al centro del prodotto, pur chiedendo un certo esborso all'appassionato - e rischiando, dall'altro lato, di vedere una pioggia di resi delle copie potenzialmente invendute. Ci vuole, insomma, un certo coraggio, anche pensando che le recenti scelte di altri grandi nomi (vedi Radiohead e NIN, solo per citarne alcuni) sono di segno opposto: download gratuiti, vendita solo su internet.
Per ora pare che i Cure ci abbiano azzeccato: i singoli sono nelle classifiche di vendita e sembrano aver incontrato un discreto consenso.

...E la musica? Attendo l'uscita dell'album, poi ne riparliamo.

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