8 gennaio 2011

Eternamente Motörhead

Un ritornello che si ripete ad ogni uscita dei Motörhead (ormai puntualissimi: un disco al biennio) è che la band di Lemmy è sempre uguale a se' stessa e che ogni album è solido, roccioso e bla bla bla.

Un altro luogo comune recita che i dischi gli vengono buoni uno si e l'altro no. Uno spacca, il successivo così cosà, quello dopo spacca di nuovo, e così via.

Se è così, The Wörld is Yours deve necessariamente appartenere ad una uscita "pari", ossia di quelle dignitose ma che non sono proprio un granchè.

In effetti, dopo averlo ascoltato ho rimesso nel lettore il precedente Motörizer e ho dovuto convenire con me stesso che lo preferivo.

Il nuovo album ha un sapore molto garage, più punk&roll rispetto al precedente - che suonava molto più "tirato". Niente di male in questo, sono scelte (e a volte i nostri ci hanno preso rallentando un po'); i pezzi scorrono comunque via che è una bellezza e il terzetto è sempre in ottima forma, ma c'è poco di memorabile in queste tracce: non trovo appigli per aver voglia di afferrare proprio questo disco quando, nei prossimi mesi, mi verrà l'idea di tirar su un CD dei Motörhead scegliendo tra i 25 dischi di studio sfornati dalla band.

Anzi, ora che ci penso è un po' che non riascolto quel gran disco che ancora nel 2004 è stato Inferno... tanto per non andare a ripescare Orgasmatron o Ace of Spades.

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