1 febbraio 2008

I prediletti di gennaio 2008

Giusto per tenere un diario delle mie preferenze musicali, inauguro una piccola "fave-list" dei dischi che ho ascoltato, riascoltato, scoperto, approfondito nel mese di gennaio 2008. Forse diventerà un appuntamento abituale, forse no.

01. Gravenhurst Fires In Distant Buildings (2005)
La scoperta dell'ultimo The Western Lands mi ha portato a recuperare anche i lavori precedenti. Fires In Distant Buildings è un bellissimo disco che mescola folk acustico catartico e incursioni elettriche ansiogene.

02. Wovenhand Mosaic (2006)
Siamo anche qui in territori post-folk, con una predominanza di colori tetri e atmosfere plumbee. Il progetto di David Eugene Edwards, al terzo capitolo con quest'album, è come una cavalcata all'inferno alla ricerca di persone perdute.

03. Autonervous Autonervous (2006)
C'erano una volta i Malaria!, gruppo al femminile attivo in Germania negli anni '80. Di quel collettivo faceva parte Bettina Köster. Dal sodalizio di quest'ultima con la più giovane Jessie Evans nasce quest'album, fatto di elettronica anarchica punteggiata dal sax, con un gusto inconfondibilmente berlinese.

04. Gudrun Gut I Put A Record On (2007)
Nelle Malaria! di Bettina Köster c'era anche Gudrun Gut, oggi a capo della piccola etichetta Monika Enterprises. Questo suo esordio solista sfugge ad ogni classificazione. Musica da club, heartbeat, sperimentazione, minimalismo.

05. Franco Battiato Fetus (1972)
Una robetta fresca fresca, riascoltato in un rigurgito di revivalismo. Molto più attuale di quanto ci si aspetterebbe, e più vicino al Battiato di oggi rispetto agli altri lavori degli anni '70.

06. Big Black Pigpile (1992)
"One, two... fuck you!". Il live del gruppo di Steve Albini si può vivere sia come una compilation che come una riprova della vera sostanza espressa dai Big Black. I brani spesso scheletrici e disarticolati, ritrovano incredibile vitalità nelle versioni dal vivo.

07. The Cure Kiss Me Kiss Me Kiss Me (1987)
Negli anni questo disco non ha mai smesso di esercitare la sua fascinazione su di me. Psichedelia oscura e pop luccicante che, piuttosto che fondersi, si alternano da un brano all'altro. A perfect record.

08. Einstürzende Neubauten Alles Wieder Offen (2007)
L'inaspettata evoluzione della combriccola di rumoristi capitanata da Blixa Bargeld. Dopo un paio di album dedicati al silenzio ed alla quiete, una funambolica riscoperta del futurismo.

09. Diamanda Galas & John Paul Jones The Sporting Life (1994)
Il più "facile" tra i dischi dell'incredibile cantante di origine greca, in cui la potenza e l'istrionismo vocale di Diamanda vengono supportati dall'intelligenza ritmica dell'ex bassista dei Led Zeppelin. Una chicca.

10. Wire Read & Burn 03 (2007)
Mi stancherò di ascoltare questo EP? Mah.
4 brani per 25 minuti di delizia.

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