8 novembre 2009

La gioia dei Massive Attack

Questa non è la recensione di un concerto. Non è la narrazione di una serata. E' la testimonianza di un rituale di adorazione, il cui oggetto sono stati i Massive Attack, protagonisti di uno splendido show ieri sera al Palasharp di Milano.

In forma strepitosa, con un contorno di voci che dire eccellenti è riduttivo (Martina Topley Bird, Horace Andy, Deborah Miller), accompagnati dal solito strepitoso gruppo di musicisti (tra cui cito sempre volentieri il chitarrista Angelo Bruschini), e graziati da un'acustica impeccabile, i due di Bristol hanno deliziato il pubblico milanese, che ha reso loro omaggio con numerose ovazioni e applausi anche nel bel mezzo delle canzoni, una manifestazione di stima e di affetto che ricordo di aver visto raramente tributato ad una band pop.

Bellissimo il palco, che con poche luci ed un solo screen posto dietro la band ha dimostrato che con mezzi tecnici non faraonici si può aggiungere emozione ad emozione (in particolare le frasi in italiano che scorrevano sullo sfondo hanno colpito tutti, soprattutto quelle riguardanti l'attualità di questo povero paese).

Assolutamente convincenti i pezzi nuovi (sei, se ho contato bene), proposti dal vivo prima dell'uscita del nuovo album (che ormai è slittato a data da destinarsi), notevoli tutti i nuovi arrangiamenti dei brani vecchi, al punto che mi auguro fortemente la realizzazione di un DVD di questo tour.
Inertia Creeps, Teardrop, Angel, Safe From Harm, Unfinished Sympathy e la stessa Karmacoma sono state proposte in versioni modificate - qualcuna in modo sottile, qualche altra in modo macroscopico, ma tutte decisamente efficaci.

Emozioni rare, una serata che in molti ricorderemo a lungo. Si esce sotto la pioggia battente, instupiditi, raggianti, commossi. Lunga vita ai Massive.


NB: le immagini non sono relative alla data di Milano. Per una volta non avevo la macchina fotografica, e me ne sono pentito.

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