12 novembre 2009

This Immortal Coil

This Immortal Coil è un progetto in memoria di John Balance, nato dalla volontà del musicista francese Stéphane Grégoire. Il progetto è stato portato avanti per quattro anni ed ha condotto alla pubblicazione dell'album di cover dei Coil The Dark Age Of Love. L'idea di fondo viene spiegata dallo stesso Grégoire sul sito dedicato al progetto.

"Il 13 Novembre 2004, Jhonn Balance ci ha lasciato. Era, assieme a Peter Christopherson, il membro fondatore dei Coil. La sua morte improvvisa ha segnato la fine di vent'anni di attività e di genio musicale. Ho dunque deciso di lavorare ad un progetto che rendesse tributo a ciò.
Non volevo un'altra compilation che accumulasse pezzi senza una connessione. Il mio desiderio era di trasportare il suo mood musicale unico in un'altro più classico e maggiormente accessibile a tutti. L'idea nel suo complesso era di tributare un omaggio alla musica anche per ciò che c'era dietro, esattamente nel modo sottolineato dagli stessi Coil: 'i Coil sono più che musica'."

Il nome scelto per il progetto evoca una bella realtà degli anni '80 (ed utilizza un gioco di parole di cui ho abusato in passato), come conferma il paragrafo successivo.

"Ho tratto ispirazione dal progetto This Mortal Coil, avviato negli anni ottanta dall'etichetta inglese 4AD. Il manager della label aveva raggruppato alcuni dei propri artisti al fine di riproporre degli standard della musica rock e pop."

Le analogie, a dire il vero, sono ben poche: è diverso il criterio di reclutamento (Ivo Watts Russell aveva radunato solo i propri artisti o comunque personaggi che avevano collaborato a progetti della 4AD), è diverso il bacino del materiale riproposto (che in questo caso è limitato alla sola produzione dei Coil). Ma lo spirito dell'idea è invece molto simile, come viene spiegato subito dopo.

"La maggior parte di quelli che hanno partecipato a questo lavoro conoscevano a malapena i Coil. Il mio proposito era di non rivolgermi a quegli artisti che avevano una connessione esplicita con la musica del gruppo, lasciando stare i musicisti che affermavano di essere gli eredi di questo lavoro seminale. Il mio scopo era di giocare sulla scoperta e di condurre i pezzi dei Coil verso nuove interpretazioni, sbarazzandosi di tutte le influenze. Il rispetto e l'ammirazione che ho per il lavoro dei Coil mi ha condotto a circondarmi di artisti di talento che ammiravo anche per la loro scrittura brillante. Avevo bisogno di personalità forti che mostrassero un desiderio anche inconscio di mettere tutta la propria anima, con grande umiltà e maturità, nella loro partecipazione. L'interpretazione di Bonnie Prince Billy ne è certamente la testimonianza più intensa.
Ognuno degli artisti che hanno partecipato a questo progetto è rimasto profondamente affascinato dalla profondità del repertorio. Sono stati tutti motivati e felici di portare il proprio bagaglio personale e di condividerlo con gli altri.
I membri dei DAAU di Anversa, la virtuosa Christine Ott, Yann Tiersen and Matt Elliott hanno avuto incontri produttivi forti e appassionati, che hanno indotto Yann Tiersen ad offrire a Matt Elliott di partecipare al suo nuovo album Dust Lane. Per completare, e per rafforzare questo spirito di team, l'intero album è stato mixato da Oktopus (Dälek) che sapeva meglio di chiunque altro come mettere assieme il contributo di ciascun membro al progetto.

Peter Christopherson, che nel frattempo è tornato a lavorare con i suoi primi due gruppi Throbbing Gristle e Psychic TV, ha scritto di This Immortal Coil: 'Li AMO. E' la prima volta che qualcuno con talento e sensibilità musicale abbia impiegato tanto tempo ed impegno nel suonare brani dei Coil. Hanno assolutamente superato il mio test peli sul collo rizzati per l'intera durata dell'album. Sono rimasto sbalordito e ammirato.'
Dopo quattro anni dedicati a questo progetto, non potevo chiedere di più."

Così chiude la propria presentazione Stéphane Grégoire. Di mio aggiungo che il commento di Christopherson è sacrosanto, vista l'incredibile intensità di questo lavoro.
Consiglio vivissamente di ascoltarlo sia a chi ha amato i Coil, sia a chi non li ha mai neppure sentiti nominare. E anche chi non li avesse mai apprezzati in modo particolare, potrebbe trovare in queste tracce delicate, evocative e musicalmente ineccepibili, un nuovo inatteso punto di contatto.

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