2 dicembre 2012

TOY?

Scopro solo adesso da Wikipedia che i Toy sono stati la band di supporto degli Horrors nel 2011.
La cosa non mi sorprende perchè il mio primo pensiero al contatto con questo disco è stato che mi faceva venire alla mente una versione inebetita degli Horrors.

L'ho ascoltato per quella curiosità che a volte - non poi così spesso - mi coglie di fronte all'hype improvviso generato attorno ad un nome sconosciuto. Di questa band e del suo esordio non sapevo nulla fino a quando non sono stati lanciati con toni a volte addirittura entusiastici e da più parti (cito Rolling Stone sul versante italiano e NME su quello britannico) come la nuova rivelazione dell'indie-alt-qualcos-rock.

L'album contiene molta psichedelia, spruzzatine di shoegaze, qualche richiamo al krautrock (ribadisco: richiami, niente di più) ma, una volta spogliato degli arrangiamenti, si scopre quanto sia basato soprattutto su canzoncine di feroce allegrezza che non riesco a digerire nemmeno sotto allucinogeni (non ho provato, ma lo so).

Magari è una attitudine eccessiva all'ombrosità, magari è snobismo intellettualistico, ma magari è solo incapacità di comprendere perchè fare musica allegrotta travestendola da roba per alternativi. Forse perchè di questi tempi va di più? Forse.

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