2 luglio 2008

Some Bizzare re-release

Era il 1981. La spinta propulsiva del punk e della new wave era ancora molto viva dal punto di vista produttivo, ma i filoni si stavano moltiplicando ed emergevano i primi elementi di infiltrazione commerciale. Di lì a poco sarebbe arrivata l'ondata New Romantic a spazzare via tutto ed a rimettere il pop al centro della scena musicale anglosassone.

Nascevano ancora però dei veri e propri sotto-generi che avrebbero avuto una certa fortuna negli anni successivi: un esempio è quello del gothic-punk, ma anche la scena industriale (che avrà un certo strascico commerciale solo negli anni '90) si stava definitivamente consolidando.

Tra le cose veramente nuove che emersero in quegli anni ci fu il cosiddetto synth-pop, nato da una costola degli esperimenti sull'elettronica portati avanti da band quali Cabaret Voltaire e Throbbing Gristle, che si mischiò con la new wave e il dark fondando una nuova corrente in bilico tra sperimentazione e ambizioni da classifica. Un genere che fu guardato sin dall'inizio con una certa diffidenza ma proiettato, forse a sua stessa insaputa, verso un immenso successo commerciale negli anni successivi.

Tutto però in quell'epoca nasceva grazie ad iniziative personali ed all'impiego del do it yourself, nella filosofia punk che si era fatta strada nel 76/77. Tra il 76 e l'83 sorsero in Inghilterra migliaia di piccole etichette, molte legate ad un solo gruppo musicale, tantissime con un solo disco all'attivo, quasi tutte senza veri e propri uffici se non l'abitazione di qualcuno come punto di riferimento. Tra queste iniziative si segnalò nell'ambito della musica elettronica, per la lungimiranza delle scelte e per la notorietà di alcuni dei suoi artisti della prima ora, quella di un tal Stevo Pearce, il quale fondò proprio nel 1981 la piccola ma ambiziosa Some Bizzare. Prima uscita dell'etichetta fu una compilation, il "Some Bizzare album", che includeva tutto quanto secondo Stevo era meritevole di essere messo in evidenza. A scorrere oggi i nomi presenti, ci si sorprende quasi nel ritrovare tutti insieme Depeche Mode, Soft Cell, The The, Blancmange e diversi altri in questo disco.

Stevo era un personaggio decisamente singolare. Molti lo ricordano simpatico e piacevole, e certamente svolse un ruolo importante nel far emergere la musica elettronica dalla nicchia in cui era ancora relegata prima del suo impegno. Non fu però capace di gestire adeguatamente i rapporti con le diverse ottime band che mise sotto contratto (vedi ad esempio Einsturzende Neubauten e Coil, con i quali ha avuto dispute legali) e perse da subito il controllo su diversi artisti (i Depeche Mode ad esempio firmarono subito dopo con la Mute di Daniel Miller). Resta però una figura centrale per la comprensione di quegli anni.

Oggi finalmente l'album di esordio della Some Bizzare viene riproposto in versione rimasterizzata, con una copertina del tutto fedele all'originale e tre bonus tracks. Vale sicuramente la pena metterci su le mani, sia per l'interesse storico, sia per ascoltare i brani di alcune band che hanno poi avuto storia breve ma che avrebbero forse meritato maggiore fortuna.
Va inoltre segnalato che la versione di Photographic dei Depeche Mode presente sull'album non è quella poi inserita nell'album di debutto, ed è rimasta per molti anni inedita (solo alla fine degli anni '90 è stata inserita in una raccolta dei Depeche), mentre The Girl with The Patent Leather Face è la primissima incisione dei Soft Cell e non è mai stata inclusa in alcun album. E' evidente l'influenza su quest'ultimo pezzo di Warm Leatherette, un brano edito solo su singolo a nome The Normal (pseudonimo dietro il quale si celava Daniel Miller). E proprio Warm Leatherette rappresenta un eccellente motivo per accaparrarsi questa riedizione: è infatti la prima delle bonus tracks, inserita qui in quanto era previsto in origine che apparisse sulla raccolta. Degni di nota anche il brano senza titolo dei The The, come pure le composizioni di B-Movie, Neu-Electikk, Naked Lunch. Per non parlare dell'eccezionale Back To Nature di Fad Gadget, tutt'altro che inedita ma che si riascolta con piacere tra le bonus.

La track list completa:

1. Illustration - Tidal Flow
2. Depeche Mode - Photographic
3. The The - (Untitled)
4. B-Movie - Moles
5. Jell - I Dare Say it Will Hurt a Little
6. Blah Blah Blah - Central Park
7. Blancmange - Sad Day
8. Soft Cell - The Girl with the Patent Leather Face
9. Neu Electrikk - Lust of Berlin
10. Naked Lunch - La Femme
11. The Fast Set - King of the Rumbling Spires
12. The Loved One - Observations
13. The Normal - Warm Leatherette (bonus track)
14. Fad Gadget - Back To Nature (bonus track)
15. Residents - The Act of Being Polite (bonus track)

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