2 maggio 2012

Underworld: The Anthology 1992 2012

Superstar della variopinta ed iperattiva scena elettronica degli anni '90, gli Underworld sono in realtà sulla scena dagli anni '80, quando erano cantante e chitarrista dei Freur, enigmatica band che regalò alla scena synth pop un singolo straniante (Doot-Doot) e sparì alla chetichella dopo il secondo album.

Riformatisi come Underworld, pubblicarono alla fine degli anni '80 due dischi di pop-funk-rock molto strambi e sinceramente poco riusciti (laddove i due dischi a nome Freur erano stati due piccole gemme naive).

Chiunque altro avrebbe mollato, viste anche le vendite deludenti, e invece loro tirarono in barca un noto DJ e realizzarono Dubnobasswithmyheadman, ossia uno degli album fondamentali per l'elettronica di tutti i tempi e per gli anni '90 in particolare.

Da allora hanno inanellato una sequenza di ottimi, sebbene rari, album di studio, una hit planetaria nella colonna sonora di Trainspotting, e svariati trionfi ai festival di mezzo mondo, fino a presenziare quest'anno alle cerimonie delle Olimpiadi (il che non rende migliore la loro valutazione come musicisti, ma testimonia il loro peso sulla scena).

Questa raccolta in 3 CD ne celebra la carriera in modo tradizionale sui primi due CD, che snocciolano i loro brani più noti, e con mia immensa gioia aggiungendo un intero CD di inediti, tra i quali molte composizioni che avrebbero ben figurato sugli album ufficiali.

Che volete di più? Va bene, se proprio chiedete di più, è uscito anche A Collection, raccolta condensata in disco singolo ma con 3 brani in più, altrimenti non presenti in altri dischi a nome Underworld, che testimoniano collaborazioni con altri artisti.

Buona notizia: il tutto a prezzo ragionevole, quindi comprate che gli artisti vivono così.

Nessun commento: