Superstar della variopinta ed iperattiva scena elettronica degli anni '90, gli Underworld sono in realtà sulla scena dagli anni '80, quando erano cantante e chitarrista dei Freur, enigmatica band che regalò alla scena synth pop un singolo straniante (Doot-Doot) e sparì alla chetichella dopo il secondo album.
Riformatisi come Underworld, pubblicarono alla fine degli anni '80 due dischi di pop-funk-rock molto strambi e sinceramente poco riusciti (laddove i due dischi a nome Freur erano stati due piccole gemme naive).
Chiunque altro avrebbe mollato, viste anche le vendite deludenti, e invece loro tirarono in barca un noto DJ e realizzarono Dubnobasswithmyheadman, ossia uno degli album fondamentali per l'elettronica di tutti i tempi e per gli anni '90 in particolare.
Da allora hanno inanellato una sequenza di ottimi, sebbene rari, album di studio, una hit planetaria nella colonna sonora di Trainspotting, e svariati trionfi ai festival di mezzo mondo, fino a presenziare quest'anno alle cerimonie delle Olimpiadi (il che non rende migliore la loro valutazione come musicisti, ma testimonia il loro peso sulla scena).
Questa raccolta in 3 CD ne celebra la carriera in modo tradizionale sui primi due CD, che snocciolano i loro brani più noti, e con mia immensa gioia aggiungendo un intero CD di inediti, tra i quali molte composizioni che avrebbero ben figurato sugli album ufficiali.
Che volete di più? Va bene, se proprio chiedete di più, è uscito anche A Collection, raccolta condensata in disco singolo ma con 3 brani in più, altrimenti non presenti in altri dischi a nome Underworld, che testimoniano collaborazioni con altri artisti.
Buona notizia: il tutto a prezzo ragionevole, quindi comprate che gli artisti vivono così.
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