22 maggio 2013

Mick Harvey, Four Acts of LOVE

Mick Harvey deve averci preso gusto, e ad "appena" due anni di distanza da Sketches From The Book Of The Dead torna con una nuova fatica discografica (si, l'ho scritto apposta, sa così tanto di antico giornalismo musicale italico).

Mentre l'album precedente non mi aveva esaltato (anche se era il tipico esempio di raccolta che si fa apprezzare sempre più col tempo), questo nuovo Four (Acts of Love) mi è piaciuto all'istante. Sarà l'insieme più orecchiabile, sarà la varietà musicale più ampia, sarà forse anche che su tratta di un gran bel disco suonato bene, appassionato e a tratti toccante.

Dopo il precedente album dedicato ai ritratti-omaggio di diversi amici trapassati, stavolta Harvey ha concepito una sorta di concept dedicato all'amore romantico ed alle sue diverse sfaccettature. Collegati tra loro in un ciclo ideale in tre fasi, si mescolano 10 brani nuovi, di cui uno scritto da PJ Harvey (Glorious), e a 4 cover: The Story of Love dei Saints, The Way Young Lovers Do di Van Morrison, Summertime in New York degli Exuma e Wild Hearts (Run Out of Time) di Roy Orbison.

Forse la vetta artistica di un musicista che sembra aver trovato una nuova giovinezza dopo essersi affrancato dall'ombra del vecchio sodale Nick Cave.

Act 1 – SUMMERTIME IN NEW YORK
1. Praise the Earth (Wheels of Amber and Gold)
2. Glorious
3. Midnight on the Ramparts
4. Summertime in New York
5. Where There’s Smoke (before)
Act 2 – THE STORY OF LOVE
6. God Made the Hammer
7. I Wish That I Were Stone
8. The Way Young Lovers Do
9. A Drop, An Ocean
10. The Story of Love
Act 3 – WILD HEARTS RUN OUT OF TIME
11. Where There’s Smoke (after)
12. Wild Hearts
13. Fairy Dust
14. Praise the Earth (An Ephemeral Play)

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