Visualizzazione post con etichetta Killing Joke. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Killing Joke. Mostra tutti i post

16 dicembre 2012

Cosette in arrivo nel 2013 (Wire, Nick Cave, Killing Joke)


Change Becomes Us è il titolo scelto dagli Wire per il loro quarto album dopo la reunion del 2003. La band ha dichiarato che il lavoro per il nuovo disco "è iniziato come una esplorazione di materiale mai registrato, scritto originariamente nel periodo 1979-80". L'uscita è prevista per il 25 marzo 2013 e sarà, come ormai consuetudine, per l'etichetta Pink Flag, di proprietà del gruppo.

La band si compone attualmente dei membri storici Colin Newman, Graham Lewis e Robert Grey, con l'aggiunta del nuovo chitarrista Matt Simms.

Il disco, che propone 13 brani, è già disponibile come pre-ordine, e a seconda della scelta dell'acquirente può essere accompagnato da una T-shirt, da una copia del volume "Read & Burn: A Book About Wire" di Wilson Neate, oppure, ad un prezzo ovviamente molto superiore, da una chitarra Eastwood Airline Seafoam di proprietà di Colin Newman.

È stato anche annunciato che la "Legal Bootleg Series", lanciata nel 2010, vedrà un secondo set di album live registrati tra il 1978 e il 2011. La lista include West Runton Pavillion (1978), Amsterdam – Roxy Music Tour (1979), Berlin (1979) Amsterdam (1987), Metropol, Vienna (1987), Mean Fiddler (1990), The Garage (2000), Scala (2008), German Tour (2009) e European Tour (2011).

Dopo varie speculazioni sulla possibilità che la band fosse ancora attiva, Nick Cave & The Bad Seeds hanno annunciato l'uscita del loro 15° album di studio per il 18 febbraio 2013. Il disco conterrà 9 brani ed avrà per titolo Push the Sky Away.

Nick Cave ha scritto sul sito dei Bad Seeds che il nuovo album "suona semplicemente nuovo, ma sapete, nuovo in quel modo vecchia scuola".

Il disco è stato registrato in un edificio del 19° secolo nel sud della Francia, col produttore Nick Launay. Il primo singolo, We No Who U R, non mi sembra aver risentito molto favorevolmente della location, suona infatti scialbo e piatto come nessun brano dei Bad Seeds a mia memoria.

Per quelli interessati alla faccenda dei formati (una follia dell'industria discografica che spero abbia presto fine) vi informo che anche quest'album si può pre-ordinare come standard CD, come vinile, come set CD/DVD, come box set deluxe (che include il vinile, il CD, il DVD, due singoli in 7" e una riproduzione in 120 pagine dei quaderni usati da Nick Cave durante la lavorazione dell'album).

Il 2013 vedrà il 35° anniversario dei Killing Joke, i quali hanno deciso di festeggiare a modo loro, ossia tirando fuori una raccolta di singoli che più completa non si può.

The Singles Collection: 1979-2012 uscirà il 15 aprile e sarà disponibile sia come edizione in 3CD (33 singoli nei primi due, e un terzo album di rarità), sia come edizione monstre da 34 CD, per il costo di circa 350€.

Se i vostri occhi reggono il listone di quanto incluso nella deluxe edition, ve lo propongo qui di seguito per intero. Non sto a soffermarmi su materiale quali libretto, poster ed altre amenità che saranno sicuramente in abbondanza.

CD 1
1. “Nervous System”
2. “Turn To Red”

CD 2
1. “War Dance”
2. “Pssyche”

CD 3
1. “Requiem”
2. “Change”

CD 4
1. “Follow The Leaders”
2. “Tension”

CD 5
1. “Empire Song”
2. “Brilliant”

CD 6
1. “”Chop-Chop”
2. “Good Samaritan”

CD 7
1. “Birds of A Feather”
2. “Flock The BSide”

CD 8
1. “Let’s All Go (To The Fire Dances)”
2. “Dominator”

CD 9
1. “Me Or You?”
2. “Wilful Days”

CD 10
1. “Eighties”
2. “Eighties” (Coming Mix)

CD 11
1. “A New Day”
2. “Dance Day”

CD 12
1. “Love Like Blood”
2. “Blue Feather” (Version)

CD 13
1. “Kings And Queens”
2. “The Madding Crowd (Remixed By Killing Joke)

CD 14
1. “Adorations”
2. “Exile”

CD 15
1. “Sanity”
2. “Goodbye To The Village”

CD 16
1. “America”
2. “Jihad”

CD 17
1. “My Love Of This Land”
2. “Darkness Before Dawn”

CD 18
1. “The Beautiful Dead”

CD 19
1. “Money Is Not Our God”
2. “North Of the Border”

CD 20
1. “Exorcism” (Live In King’s Chamber Cairo, Aug 1993 Mix)
2. “Whiteout” (The Intellect Is Ugly Remix) (Mandragora Edit)

CD 21
1. “Millennium” (Cybersank Edit)
2. “Millennium” (Cybersank Extended Remix)

CD 22
1. “Pandemonium” (Cybersank Edit)
2. “Pandemonium” (Cybersank Extended Remix)

CD 23
1. “Jana”
2. “Jana” (Dragonfly Mix)

CD 24
1. “Democracy” (Album Mix)
2. “Mass”

CD 25
1. “Loose Cannon”
2. “Wardance” (Ultimate Version)

CD 26
1. “Seeing Red” (edit)
2. “Seeing Red” (Jagz Kooner Remix w/vox)

CD 27
1. “Hosannas From The Basements Of Hell” (Radio Edit)
2. “Afterburner” (Alternative Version)

CD 28
1. “In Excelsis”
2. “Kali Yuga”

CD 29
1. “European Super State” (edit)
2. “European Super State” (Youth Remix)

CD 30
1. “Fresh Fever”

CD 31
1. “Ghosts of Ladbroke Grove”
2. “Ghosts of Ladbroke Grove” (Dub)

CD 32
1. “In Cythera” (Edit)
2. “Penny Drops”

CD 33
1. “Corporate Elect”
2. “New Uprising”
3. “In Cythera” (Bloody Beetroots Remix)

CD 34: RARITIES DISC
1. ‘Transient Place’
From ‘Freispiel: The Soundtrack’.
2. ‘Zennon’
B-side of ‘Loose Cannon’ single.
3. ‘Drug’
From the ‘Mortal Kombat’ soundtrack.
4. ‘Hollywood Babylon’ (longer intro mix)
From the ‘Showgirls’ soundtrack.
5. ‘Our Last Goodbye’
From the ‘Free The Memphis 3’ album.
6. ‘Sixth +Sun’
Unreleased track from the ‘Absolute Dissent’ sessions.
7. ‘Wardance’ (Naval Mix).
8. ‘Requiem’ (Acapella Mix).
9. ‘Pandemonium’ (Aotearoa Mix)
Full-length.
10. ‘Four Stations Of The Sun’
Studio version
11. ’Feast Of Fools’ (rough mix)
Unreleased track from the ‘Absolute Dissent’ sessions.
12. ‘iBuy’ – with Tim Burgess.
Track for Classic Rock collaborations CD.
13. ‘Timewave’ (rough mix)
Unreleased track from the ‘Absolute Dissent’ sessions.
14. Jaz & Youth Shamanic Ritual Live in the King’s Chamber Giza Pyramid
(Pre-recording vocals for 3.Pandemonium).
15. ‘Ravings of Jaz’
(A conversation on philosophy between Youth & Jaz circa 2003).
16. ‘Intellect’ (feat. Aboud Abdel Al)
Track from ‘Democracy’ (previously unreleased version featuring this celebrated violin player).

5 aprile 2012

Killing Joke, 2012

Non starò qua a ripetervi dell'importanza dei Killing Joke nella storia del post-punk, e della mia adorazione nei confronti di questa fondamentale e longeva band. Vi rimando per questo ai miei post più vecchi, ad esempio quello dedicato al precedente Absolute Dissent.

A soli due anni di distanza tornano con MMXII, il loro quindicesimo album di studio, e il secondo dalla rifondazione della formazione originale, ricostituitasi dopo la morte del bassista Paul Raven.

La formula sonora è molto simile a quella dell'album del 2010: un misto di riff granitici, ritmiche possenti, con la voce rabbiosa di Jaz Coleman quasi sempre al limite dell'urlo e synth sferzanti a fare capolino qua e là, anche se i quattro hanno in questo caso pescato anche dal proprio passato più orecchiabile (vedi il singolo In Cythera, con echi evidenti dell'album Night Time). Ma si tratta di incursioni occasionali, concentrate per lo più a metà scaletta (Primobile è l'altro brano in cui il cantato si fa più melodico e accessibile), perchè a farla da padrone è ancora quel muro sonoro quasi feroce che il lavoro precedente ci aveva presentato in tutta la sua intransigenza.

Il quartetto sembra essersi compattato alla ricerca di una riaffermazione della propria sacrosanta superiorità sugli innumerevoli imitatori che hanno fatto incetta della loro influenza negli anni '90. E l'operazione è perfettamente riuscita, considerato che dal punto di vista musicale questo disco non ha nulla da invidiare a nessuno, e che i momenti che maggiormente rammentano il primo storico album omonimo del '79 (vedi ad esempio la potentissima Glitch) hanno i piedi piantati indiscutibilmente nel presente come nel passato.

Ma il punto di forza principale, ancora una volta, sta nelle liriche di Coleman, di attualità pressante, che attaccano a testa bassa su fronti aperti quali il disastro ambientale (la lunga opener Pole Shift) , la politica repressiva degli Stati Uniti (Fema Camp) e in generale sull'atmosfera da fine del mondo che caratterizza questo critico 2012, pur facendo emergere qua e là momenti di speranza militante. Un invito a non stare solo a fare da spettatori, ad accendere il cervello e magari a lottare per l'unico mondo che abbiamo.

7 novembre 2011

Annunci sparsi per uscite varie in tempi diversi ed eventuali

Leggo in giro di diverse uscite, ristampe, live e robe varie da vecchie glorie degli anni '80. Vi riporto qualcuna delle più interessanti o curiose. Escludo dalla breve carrellata il DVD live dei Talking Heads, che dovrebbe essere appena arrivato nei negozi e che prevedo di recensire appena me lo sarò goduto, nelle prossime settimane.

Si parte con Siouxsie & The Banshees, gloriosa band che ha attraversato gli anni '80 e '90 e sulla quale è ormai calato un sipario che, a quanto pare dalle recenti dichiarazioni degli ex membri, sarebbe definitivo. Il bassista Steven Severin - del quale si vocifera anche che possa stare meditando un ritorno dei Glove assieme al socio Robert Smith, ma questa è un'altra storia - ha annunciato un progetto titanico: un mega box set da 20 dischi che dovrebbe includere tutti gli 11 album in studio, più la raccolta completa dei singoli, varie registrazioni live (non quelle della BBC, per le quali esiste già un box in 2CD e 2 DVD) e varie apparizioni televisive, incluso un DVD con l'intera performance del 1981 alla televisione tedesca (della formazione con John McGeoch), e forse anche l'apparizione della band all'Almost Acoustic Christmas, trasmessa dalla KROQ del 1991. Severin dice che questo "va inteso come il box 'completo'. [...] Se avrai questo più 'At the BBC' più 'Downside Up' avrai TUTTO tranne i video, che presumo vedranno infine la luce come set separato." La prospettiva è interessante, ma non so quanto sarà appetibile il prezzo di un simile "mostro" per chi ha già acquistato prima la vecchia edizione in CD dei dischi in studio, e poi le ristampe di qualche anno fa. Sarebbe gradita la disponibilità separata delle registrazioni finora inedite.

Visto che ho nominato il vecchio zio Bob, faccio un salto dalle parti dei Cure. Si sono perse le tracce del cosiddetto "dark album" che avrebbe dovuto emergere dai pezzi registrati e non inclusi in 4:13 Dream. Robert Smith ha detto che ha assolutamente intenzione di far uscire quelle canzoni, ma che il progetto non è attualmente argomento di discussione nella band. Il che si può anche capire, visto che il chitarrista Porl Thompson ha di nuovo lasciato il gruppo, mentre vi è rientrato il tastierista Roger O'Donnell. A proposito, alzi la mano chi è riuscito a star dietro alla lineup dei Cure negli ultimi 10 anni. Comunque, la notizia è che è stata annunciata l'uscita di un live in 2 CD, contenente l'intera setlist della serata registrata al Bestival dello scorso settembre. La formazione è, appunto, quella successiva all'uscita di Thompson ed al ritorno di O'Donnell. Smith ha anche annunciato di avere intenzione di realizzare una edizione in DVD di Reflections, il concerto all'Opera House di quest'anno, nel quale sono stati eseguiti Three Imaginary Boys, Seventeen Seconds e Faith, oltre a diversi altri brani dell'epoca, con diversi ex-membri sul palco (tra cui Laurence Tolhurst), ma lo stesso Bobby suppone "che il Live in Paris 2008 possa batterlo sul tempo", riferendosi probabilmente ad un concerto dei Cure al Palais Omnisport de Paris-Bercy il 12 marzo 2008.

Annunciato a più riprese, potrebbe essere finalmente in arrivo l'EP dei Dalis Car, registrato da Peter Murphy e Mick Karn nei giorni precedenti alla prematura scomparsa del bassista, avvenuta nel gennaio di quest'anno dopo una lunga e impietosa malattia. L'ex leader dei Bauhaus ha fatto sapere che l'EP - composto da quanto si è potuto utilizzare delle registrazioni, che avrebbero dovuto dar vita ad un intero album - è pronto, artwork incluso, e che è stato consegnato da tempo alla famiglia di Karn, la quale ne disporrà come meglio crede. Anticipato già come imminente per l'ottobre del 2011, potrebbe in realtà vedere la luce in dicembre. Murphy nel frattempo si prepara ad un ulteriore tour promozionale per il suo ultimo album, e ha ribadito che non è prevista alcuna riunione dei Bauhaus, con buona pace dei fan. A quanto pare, l'alchimia tra l'ex vampiro e i restanti membri è finita per sempre. Come lo stesso cantante ha fatto notare, i Bauhaus si sono sciolti nel 1983, mentre Daniel Ash, David J e Kevin Haskins sono rimasti assieme come Love & Rockets fino all'altro ieri. Anche David J, per inciso, ha un nuovo album solista in uscita.

In arrivo anche il prossimo disco di studio dei Killing Joke, il secondo con la formazione originale riunitasi nel 2010 per Absolute Dissent. La band ha annunciato di aver già inciso 26 pezzi e di stare lavorando alla selezione del materiale da includere nell'album, che vedrà la luce nel 2012.
Per non mettere mai fine alla incredibile successione di live e ristampe, sulla quale vi do' ogni tanto un aggiornamento, la band ha annunciato anche l'uscita nel prossimo gennaio di Down By the River, un live registrato il primo aprile del 2011 a Londra. Il concerto sarebbe stato ripreso sotto la direzione del chitarrista Geordie, all'insaputa degli altri membri del gruppo. Come d'obbligo di questi tempi, l'uscita sarà in diversi formati, tra cui il download digitale, la classica versione 2CD/1DVD, un doppio vinile e varie altre. Considerato il numero di supporti in mio possesso col marchio JD, ci penserò un attimo. Devo dire però che la band è più in forma che mai, ripongo dunque ottime aspettative sul nuovo disco di studio. Farovvi sapere.

13 ottobre 2010

Il dissenso di Jaz

Torno spesso ad occuparmi dei Killing Joke, e per un motivo assai semplice: poche band hanno saputo tenere un profilo così alto nell'arco di una carriera trentennale. A questo si potrebbe aggiungere che sono uno dei miei gruppi preferiti, ma di gruppi preferiti comincio ad averne decisamente troppi perché quest'etichetta abbia ancora un senso.

La storia dello "scherzo che uccide" parte nei primissimi anni '80, con un'infilata di album straordinari (obbligatorio almeno il primo disco omonimo), che sono storicamente assimilabili alla new wave ma musicalmente caratterizzati da un amalgama molto originale di punk rock, elettronica e ruvidezze quasi metal, nel quale si innestano i testi politicizzati e arrabbiati che resteranno il marchio di fabbrica del leader Jaz Coleman. Nel 1985 arriva anche il successo commerciale con Night Time, un disco lodato anche dalla critica sebbene molto più patinato e orecchiabile dei lavori precedenti. Segue poi una inevitabile decadenza, con album meno apprezzati ma ancora di tutto rispetto, tra i quali si stagliano dei picchi d'eccellenza quali il monumentale Extremities, Dirt & Various Repressed Emotions del 1990. Nel 1996 il progetto va in letargo, e vi resta fino al 2003, quando il marchio ritorna con un nuovo disco omonimo. Lo stile di quell'album è duro, arrabbiatissimo, attuale e anche stupefacente se si considera l'età anagrafica dei musicisti coinvolti. Il seguito Hosannas from the Basements of Hell del 2006 non faceva che confermare lo stato di grazia della band, che tra le altre cose si prendeva la soddisfazione di riappropriarsi dell'eredità lasciata ad una intera generazione di musicisti degli anni '90.

Poi veniva la scomparsa del bassista Paul Raven a scompaginare i piani e a dare un'apparente battuta d'arresto. Negli ultimi anni sembrava che i Killing Joke fossero dediti più che altro alla pubblicazione instancabile di ristampe e live, quasi a voler sfiancare i propri fan, anche i più irriducibili. Non mi aspettavo dunque che il 2010 vedesse la comparsa di un disco convincente come questo nuovo Absolute Dissent. Riunita addirittura la formazione originale (Jaz Coleman, il fedele Geordie alla chitarra, Youth al basso e Paul Ferguson alla batteria) è stato sfornato uno dei capitoli più compatti, militanti e assassini della storia trentennale del marchio KJ.

Il disco sembra quasi studiato per respingere gli ascoltatori meno pazienti. Pochissime concessioni alla melodia (che emergesolo in alcuni brani posti più avanti nella scaletta), batterie poderose, bassi sferraglianti e chitarre grattugianti e corrosive concorrono alla creazione di un muro sonoro ben poco amichevole, sul quale Coleman stende i suoi proclami anti imperialisti, con visioni apocalittiche dalle quali è difficili dissentire. Mentre il dissenso assoluto va al mondo che ci circonda, alla politica in tutte le sue forme, ad una umanità che prepara la propria auto distruzione.

Non fraintendetemi: non è questo, per forza, il compito della musica, e il sottoscritto non è abbastanza ingenuo da credere che dire queste cose in un album possa servire a qualcosa. Ma il grido feroce di Jaz Coleman è parte necessaria in un mondo che se le canta e se le suona senza guardare fuori dalla finestra di casa propria, e spesso nemmeno dentro casa propria.

6 agosto 2009

A Killing discography: are you joking?

I Killing Joke sono uno dei miei 3 gruppi preferiti. Uhm, 10 gruppi preferiti. Facciamo 100, va. Mi sa che ho troppi gruppi preferiti.

Insomma, i Killing Joke mi piacciono molto. Li seguo con grande attenzione e ho accolto con molto piacere i loro ultimi lavori. Però mi pare che in quanto a uscite discografiche stiano un po' tirando la corda.

Mi spiego meglio.

Negli ultimi anni è stato ristampato l'intero catalogo della band. Un'ottima cosa, per certi versi: parte della vecchia discografia era diventata di difficile reperibilità, vedi titoli come What's This For? oppure il grande Extremities, Dirt And Various Repressed Emotions, che è stato ripubblicato in una splendida edizione doppia.
Da Killing Joke del 1980 a Democracy del 1996 sono stati ristampati 11 album, un bell'investimento per i fan che hanno pensato di accaparrarseli tutti, vuoi per l'audio remasterizzato (molto evidente ad esempio il buon lavoro fatto per Night Time), vuoi per le bonus tracks.

Ma non ci si è limitati solo a questo! Oltre agli album c'è stato, all'incirca dal 2004, un vero e proprio diluvio di pubblicazioni più o meno interessanti e "golose". Tralasciando le già numerose uscite precedenti, solo negli ultimi 12 mesi posso elencare:

- Love Like Blood (ristampa con titolo modificato di un live del 1985);
- RMXED (raccolta di remix);
- The Peel Sessions 79-81 (di cui avevo già dato conto qui);
- The Original Unperverted Pantomime (ristampa con bonus DVD del vecchio live);
- Duende - The Spanish Sessions (live in studio della formazione originale riunita nel 2008).

A tutto questo bendidio si aggiunge ora il monumentale live in 4 CD The Gathering 2008.
E purtroppo, anche stavolta si tratta di una proposta dopotutto interessante. Il live è quello di Londra dell'anno scorso, nel quale in due date sono stati proposti per intero i primi due dischi Killing Joke e What's This For!, l'album Democracy e una raccolta di singoli e brani sparsi del primo periodo della band.
I 4 CD testimoniano le due date per intero, senza omissioni e senza sovraincisioni.
The Gathering 2008 è disponibile sia in una versione costituita da due uscite separate (vol I e II), da due CD ciascuna, sia nella versione in cofanetto, completa di tutti e 4 i CD.

Il problema è: resisterò?

11 ottobre 2008

The sound of the earth vomiting

Sta diventando un'impresa estremamente ardua star dietro alle uscite dei Killing Joke. Tra ristampe, live e inediti la lista si allunga in modo impressionante.
Stavolta però si tratta di un pezzo davvero imperdibile, ed atteso a lungo dai fan del glorisoso gruppo di Jaz Coleman.

Si tratta, molto semplicemente, delle quattro Peel Session registrate nel primissimo periodo di attività della band (1979/1981), più tre brani registrati per un altro programma della BBC.

L'ascolto si rivela un'assoluta delizia per chiunque ami i Killing Joke, ma può essere un ottimo biglietto da visita anche per chi non li ha mai ascoltati e li scopre così per la prima volta.

I pezzi sono più grezzi delle versioni "ufficiali" ed hanno un sapore più punk e vicino allo spirito dell'epoca in cui furono incisi, praticamente in diretta, negli studi del mitico programma del DJ londinese. Molte registrazioni sono precedenti a quelle in studio, rivelando così versioni ancora non definitive di brani che poi muteranno nei successivi rimaneggiamenti.
Il risultato è un album nervoso, tirato, splendidamente costellato di gemme come Pssyche (che apre il disco e regala un immediato tuffo al cuore), Wardance, Tension, Complication, Fall Of Because e così via per diciassette titoli.

"The sound of the earth vomiting", furono definiti i Killing Joke all'epoca. La citazione è abusata, ma quanto mai consona a queste registrazioni, la cui riproposta pone al proprio posto un tassello decisivo nella storia di una formazione fondamentale nel post punk anglosassone.
Compratelo e fatelo giacere a lungo nel lettore.

16 marzo 2008

Nuova rinascita per i Killing Joke

Assorbito il brutto colpo della scomparsa del bassista Paul Raven, e concluso il ciclo delle ristampe del catalogo storico, di cui ho già parlato, i Killing Joke azzerano tutto e ripartono da capo.
Si è riunita infatti la formazione originale, quella che ha partorito il capolavoro omonimo del 1980: Jaz Coleman, Geordie, Youth e Paul Ferguson stanno lavorando ad un nuovo album. La notizia fa ben sperare per il futuro di questa grande band, che è stata capace negli anni di attraversare avversità di ogni genere.

E' stato annunciato anche un nuovo tour mondiale, che toccherà l'Italia il 19 e il 20 settembre all'Alcatraz di Milano. Le due date non saranno identiche: è previsto che nella prima serata vengano suonati, per intero, i primi due album (Killing Joke del 1980 e What's This... For! del 1981) mentre nella seconda verrà rispolverato l'intero Pandemonium (1994) e tutti i singoli del periodo 1979/80.

Un'occasione ghiottissima per rivedere un gruppo storico nella line-up originale, e magari per dimenticare la quasi-delusione di qualche anno fa, quando i Killing Joke suonarono, anche allora al Rolling Stone, un set molto breve, con acustica discutibile ed un clima un po' strano sul palco.

Mistero sull'album, del quale non si sa nulla. Se ci saranno aggiornamenti, non mancherò di pubblicarli qui.

22 febbraio 2008

Killing Joke, remasters from the basement of hell

Qualche giorno fa mi è arrivato un SMS che definiva la ristampa di Brighter than a Thousand Suns dei Killing Joke "un'opera dal fascino sinistro, di assoluta disperazione esistenziale".
Ok, non è cosa comune ricevere un SMS del genere. Ciò dimostra che gli amici bisogna saperseli scegliere. Anche col rischio che siano molto pochi: non mi arrivano tanti SMS, in effetti.

Comunque, pur sapendo che l'autore del messaggio è un fanatico senza speranza del gruppo di Jaz Coleman, non posso che condividerne la sostanza: il fascino emanato dai nostri è decisamente sinistro, ed anche quando la materia sonora è apparentemente più patinata e meno graffiante del solito, come in alcuni album della seconda metà degli anni '80, c'è poco da stare allegri. Non dimentichiamo che "lo scherzo uccide"...

C'è da rallegrarsi invece nell'osservare che finalmente l'intero catalogo dei KJ è disponibile in edizione rimasterizzata.

Non che in genere ami molto i remasters ne' le bonus tracks. Le edizioni rimasterizzate in tanti casi sono inutili, e spesso malriuscite, raramente insomma sono da considerare un valore aggiunto. Troppo spesso sono solo una scusa per spillare altro denaro agli appassionati. Le bonus tracks, piaga delle riedizioni, in genere rovinano la coerenza interna dell'album. Prolungandone la durata rompono equilibri a volte instabili tra quantità e qualità.
Molto più gradite mi risultano le raccolte di b-sides a se' stanti, oppure le edizioni doppie, che affiancano alla riedizione del disco originale un secondo disco di inediti, live e quant'altro.
In questo caso però si parla di un gruppo le cui edizioni originali erano ormai in buona parte di difficile reperibilità (io ho impiegato 4 anni a ricostruirne la discografia), e in alcuni casi frutto di mastering digitali non molto ben riusciti.
Alcuni titoli dunque sono decisamente i benvenuti.

Da segnalare innanzi tutto il già citato Brighter than a Thousand Suns, del quale è stata rimasterizzata non già l'edizione pubblicata originariamente nel 1986, ma i mix precedentemente realizzati da Chris Kimsey e poi scartati in favore del missaggio realizzato da Julian Mendelsohn. Il mix presentato nella nuove edizione è decisamente differente, più grezzo e maggiormente vicino allo spirito del gruppo.

Personalmente sono stato anche molto contento di mettere finalmente le mani su Extremities, Dirt and Various Repressed Emotions. L'album rappresentò nel 1990 un "ritorno alle origini" ed è tuttora considerato uno dei migliori lavori del gruppo. L'edizione originale è praticamente introvabile, ed anche la ristampa pare non sia stata distribuita in Italia. E' però ordinabile (tramite negozio o catalogo postale) e ne vale decisamente la pena. L'album è magnifico e l'edizione è ben fatta (c'è un secondo CD con brani extra, il libretto è ben fatto e contiene tutti i testi, la resa sonora è decisamente valida).

Non ho invece ascoltato il remaster di Night Time, ma l'amico di cui sopra mi ha segnalato che finalmente è stata resa giustizia al capolavoro del'85, che nella vecchia edizione in CD suonava davvero maluccio. Un classico che va certamente rispolverato.

Chiudo qui, prima di essere colto dalla tentazione di affrontare una disanima album per album.

Aggiungo però un doveroso pensiero a Paul Raven, bassista dei KJ ma anche di altre formazioni (Prong, Ministry), che ci ha lasciato il 20 ottobre scorso per un attacco cardiaco. Si è trattato davvero, in questo caso, di un "killing joke" che ha stroncato Raven nel sonno a 46 anni.
Un vero peccato, ma la vita è così: quando meno te lo aspetti, finisce.