23 luglio 2007

Buddhismo Stick

Vi dico subito, onde evitare che sviluppiate inutilmente una irrefrenabile compulsione all'acquisto, che il CD di cui sto per parlarvi è sostanzialmente introvabile. L'ultima copia in circolazione l'ho probabilmente acquistata io, per la esorbitante cifra di 3 euri in un negozio di usati. Posso dunque finalmente vantarmi di possedere una delle 2000 copie esistenti, il che mi dà una certa soddisfazione.

Il disco si chiama Inaudito ed è attribuito ai Buddha Stick, collettivo capitanato da Sergio Messina alias RadioGladio. Un personaggio forse non particolarmente noto ai più, ma di tutto rispetto e di chiara fama all'interno della cosiddetta "scena musicale italiana": un paesaggio piuttosto desolato ma punteggiato qua e là da figure come questa, che fanno un sano sforzo per tirare un po' su la media nazionale.

Sergio Messina creò RadioGladio nel 1990 per la realizzazione di una omonima cassettina autoprodotta, contenente un brano dedicato allo scandalo Gladio. La cassetta fece scalpore (ma neanche un centesimo di proventi, essendo assolutamente no copyright e liberamente copiabile) e un tale Frank Zappa dichiarò che si trattava di una "dimostrazione di come la musica possa servire ad aprire gli occhi alla gente".

Se volete saperne di più su RadioGladio, il punto di partenza è certamente questo:
http://www.radiogladio.it/

Buddha Stick altro non è se non una diversa incarnazione di RadioGladio nata nel 1996. Pur partecipando al progetto altri musicisti, infatti, la scrittura dei brani, la direzione artistica e la produzione di Inaudito sono dovute al solo Messina.

Cos'ha di tanto particolare quest'album, oltre alla rarità?
Per prima cosa, è un disco intelligente. So di usare un aggettivo abusato e spesso applicato a sproposito, ma è proprio questa l'impressione al primo ascolto (ed anche ai successivi, in verità): c'è un cervello in movimento dietro questi brani, e i messaggi trasmessi non sono messi lì a caso.

Il vocabolo più adatto a riassumere il senso del progetto è "libertà". I brani sono legati da un filo conduttore ben visibile: affermano un desiderio di libertà e indipendenza, istanze quotidianamente frustrate nella vita contemporanea.
Nonostante siano espliciti alcuni riferimenti alla cronaca (un brano ad esempio è dedicato al processo per la strage di Piazza Fontana) il disco è decisamente senza tempo, e sembra pericolosamente attuale nel 2007 come lo era nel '96 e come lo sarebbe stato anche nell'86. In una certa ottica, l'Italia è un paese immobile, e l'ascolto di questo album non fa che confermarlo.

Dal punto di vista musicale il disco è la somma di 12 bozzetti di varia ispirazione, splendidamente realizzati e accomunati dalla capacità di creare ambienti sonori di grande fascinazione, nei quali è facile immergersi e lasciarsi trasportare.
I testi non voglio raccontarli: spero di aver suscitato sufficiente curiosità.

Lascio per ultima la vera buona notizia, piccolo premio per chi mi avesse seguito fino a qui: Inaudito può essere liberamente scaricato, compreso di copertina. Lo trovate qui:
http://buddhastick.enemy.org/
L'album è no copyright e può essere tranquillamente scaricato e stampato senza infrangere alcuna legge. Inoltre, per lo stesso motivo, può essere copiato e regalato agli amici. Il che sarebbe davvero una buona idea.


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