11 giugno 2009

Benedette ristampe: Sad Lovers And Giants

Ho avuto una sorpresa molto piacevole quando, scartabellando svogliatamente in un negozio di dischi, ho scovato la ristampa fresca fresca di un piccolo grande capolavoro dei Sad Lovers And Giants: Epic Garden Music, quel primo album che nel 1982 presentò al pubblico della new wave una strana band che mescolava le influenze più disparate.

Sono suoni fuori dal tempo quelli che scaturiscono dalle tracce di quest'album: si può parlare di crepuscolarità, di psichedelia, di romanticismo, ma semplicemente si tratta di ottime canzoni che sottendono grande passione e sensibilità, trascendendo dalle mode dell'epoca.

Non che non siano rintracciabili stilemi tipici della new wave in molti dei brani raccolti (che comprendono, oltre al disco originale, tutti i singoli dell'epoca), ma gli arrangiamenti vanno ben oltre i canoni del post-punk, con un originale equilibrio tra il tipico minimalismo anni '80, riconoscibile soprattutto nelle strutture, e la ricchezza di idee che emerge negli intrecci tra chitarra e tastiere, derivanti da reminiscenze del migliore prog rock dei '70.
Ad aggiungere valore ai brani, gli splendidi inserti di sax e la voce evocativa di Garçe, alle prese con testi misteriosi e spesso di levatura molto superiore a quelli dei contemporanei.

I Sad Lovers And Giants, in una recente intervista, hanno dichiarato che il secondo album Feeding The Flame verrà ristampato solo se la Cherry Red riterrà sufficienti le vendite di Epic Garden Music. Vi prego dunque di affrettarvi a comprarne una copia, vi farete un bel regalo e consentirete ad un altro ottimo album di tornare negli scaffali dei negozi.
La storia della band si fermò dopo la seconda fatica, per riprendere poi negli anni '90 con una formazione rimaneggiata ma ancora validissima. Questa però è un'altra storia e ne parleremo in una prossima occasione.

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